giovedì 15 novembre 2007

Matrimonio “alla siciliana”


Immagine tratta da: teatime.blog.kataweb.it/files/photos/uncatego


A dire la verità, non posso fare a meno di provare una certa simpatia per i matrimoni “alla siciliana”… certo sono grotteschi, ma se non ci fossero bisognerebbe inventarli.
Prima dell’Apocalisse e dopo un comizio di Bivona è una di quelle cose che si devono assolutamente provare.
Giovanni e Rosa si sposano! Dopo soli quattordici anni di fidanzamento, trentatré litigi teatrali, una richiesta di matrimonio su un battello noleggiato per l’occasione, sei mesi di dieta senza pasta, pizza, pane, frutta, carne, formaggio, un anno di preparativi massacranti, i nostri eroi convolano a nozze.
Auguri! E’ ora di prepararsi!
Una settimana prima si ferma il tempo; non importa se ricchi o poveri, la sposa deve essere immacolata. Ti entra il vestito? Sì, ti entra! Ti entra l’anello! Ohi, è entrato! La pancia? Mutanda elastica comprimente schiacciaciccia ed è tutto risolto.
Ah...adesso è davvero tutto pronto!
Mattina del matrimonio. Cerimonia in chiesa fissata per le undici.
H 6:00. Sveglia Rosetta! E’ arrivata la parrucchiera, la sarta (non si sa mai), tua sorella, tua madre, tua cugina e la nipote adolescente!
Tutti a strizzare questa povera sposa; capelli a boccoli, fondotinta scurissimo, matitona sulle labbra, eyeliner a volontà e unghie finte degne di cat woman.
E pensare che qualcuno che costruisce minuziosamente l’episodio “il mio matrimonio” lungo tutto il corso della sua vita....
Sono le 10:45, ti catapulti in una macchina ruggente....foto, ti muovi....foto, sorridi....foto.
In chiesa sei in ritardo; la funzione? Lunga! Riso, riso, baci bavosi e le immancabili foto.
Alle quattro una folla di donne che, segretamente, sotto il tavolo, si sono tolte le scarpe, bambini impazziti, adolescenti spettegolanti e uomini impegnati in asprissime discussioni ti applaudono mentre gli stomachi borbottano.
Passata un’ora le donne perdono ogni ombra di grazia, facendo saltellare salumi e pasta da un piatto all’altro, gli uomini hanno le occhiaie e implorano, i bambini sono paonazzi.
Su tutti pesa un'inquietante indigestione; come a captare tutto ciò arriva la torta!
Bacio, bacio, bacio, foto, foto, mamma, papà, zii, cugini, nonni, amici e parenti lontanissimi.
C’è sempre il parente o l’adolescente che spicca per lo sforzo che fa per non esplodere dal vestitino elegantissimo.
Cinquanta foto dopo, la lacca ha ceduto, le cinture, segretamente, anche e siamo pronti per l’amaro.
Confetti in mano, si torna a casa.
La sposa e lo sposo sono pronti per una bella vacanza per dimenticare che al ritorno li attende la vita quotidiana e un bel po’ di responsabilità.
Ma la fede luccicante promette bene, almeno si spera.
Se qualche caro lettore ritroverà un po’ della sua famiglia o meglio, un po’ di sé, non si allarmi; il folklore ha un suo fascino!

Bruna Scuderi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

heeeeeeeeeeeeeeeeey!!!! Bruna!!! Salvo!!!! come sta????
Non ho tutto capito :( ma non è cosi grave :p
Molto bacino da tunisia

moticanus ha detto...

Beh...in fondo non è solo il prototipo del matrimonio siciliano! Questo cose hanno valenza generale...certo qui da noi tutto è più colorito!!!!!

In una cosa non ci distinguiamo più dal freddo settentrione. Le separazioni!

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