venerdì 25 gennaio 2008

Solo amarezza e disillusione...

Tutte le foto sono prese da corriere.it

Come commentereste questa foto??
Dopo questa crisi di governo con sputo annesso...


... e malore dovuto a tradimento del feudo, rinfacciato in un clima da suq arabo (citiamo Montezemolo)... speriamo che gli arabi non ci querelino visto che l'analogia è un po' infamante, ovviamente per loro! ....



'' Un atteggiamento «deplorevole, da traditore» quello di Nuccio Cusumano in Aula. «Ma non l’ho offeso». Tommaso Barbato parla così del collega di partito aggredito a Palazzo Madama . «Gli ho detto che è un traditore, è quello che penso - dice il capogruppo dell’Udeur-, ma non gli ho sputato e non ricordo di averlo offeso». L'accusa di aver sputato al collega Cusumano era stata rivolta dal presidente della commissione Difesa al Senato Sergio De Gregorio. «Barbato è arrivato e gli ha sputato in faccia. A quel punto, Cusumano si è sentito male, piangeva e poi è svenuto», ha raccontato De Gregorio '' (citiamo corriere.it) ...
... noi pensiamo di ritirarci in un letargo lungo cinque anni... giusto il tempo di un altro governo di centrodestra... deliziatevi con questo video... noi ci prepariamo ad emigrare...




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giovedì 10 gennaio 2008

Aiutamo l'Open Source a riconquistare il Web!


Notiamo con estremo piacere che ben il 62,18% dei nostri visitatori utilizza Firefox come browser di internet! Questo ci riempe di gioia perché ci fa capire che poi non è impossibile far sì che un prodotto open source (per maggiori informazioni sull'Open Source clicca sul link precedente) sia competitivo nei confronti dei rispettivi rivali proprietari.
Spesso si è un po' sospettosi verso tutto ciò che è gratuito, si pensa: ci sarà una truffa... un modo per fregarmi ci sarà pure?! O, se si riconosce ai programmatori del prodotto un certo grado di buona fede, lo si snobba perché si pensa che un software sviluppato da sconosciuti nel loro tempo libero sia meno affidabile del suo equivalente sviluppato, invece, da professionisti stipendiati da una multinazionale affidabile...
Ebbene tutto questo, nella maggior parte dei casi, è errato!
E a dimostrarlo ci pensano software come Firefox, Open Office (l'equivalente del pacchetto Microsoft Office, ma open source) e GIMP (l'equivalente del pacchetto Corel, ma anch'esso open source) che forniscono prestazioni assolutamente equivalenti ai corrispettivi su citati e, a volte, pure qualcosina in più! Come, ad esempio, la possibilità fornita da Open Office di ripristinare il proprio documento in seguito ad un eventuale crash del programma o di esportare il proprio foglio di scrittura in formato pdf.
Riguardo Firefox sarebbero tante le cose da dire... ma non vogliamo annoiarvi, quindi vi diciamo solo di preferirlo all'Explorer "di serie" in Windows perchè:
-più affidabile;
-più veloce;
-consente l'aggiunta di vari componenti opzionali, ovviamente gratuiti, che facilitano la navigazione;
-funge da primo filtro per evitare la fastidiosa intrusione dei vari virus e "fratelli" (come gli spyware e gli adware).

Vi invitiamo, dunque, a visitare i seguenti siti per maggiori informazioni e per scaricare la vostra copia gratuita, ovviamente:

Foxkeh banners for Firefox 2

Use OpenOffice.org

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mercoledì 9 gennaio 2008

I POST-UMI POST-BEFANA

immagine tratta da: http://maigret.blog.kataweb.it/files/photos/uncategorized/2007/05/17/baratro.jpg


L'inquietante sbronza è passata insieme alle indigestioni.I ragazzi sono tornati a scuola e chi avesse goduto delle ferie rientra a lavoro.
Ora però ci tocca fare un po' di chiarezza su cosa resta del 2007 e cosa va, perché se tutti i problemi sono ancora lì, tecnicamente è come se il 2008 non fosse arrivato, o no?
Buon anno da Kabul, qui un gruppo di poco più che ragazzini impazzisce di gioia allo scattare della mezzanotte, si lancia in urla selvagge e si ricopre di una densa pioggia di spumante, ovviamente offerto dallo Stato italiano.
Si risvegliano anche gli storici nemici dell'aborto, tutti giù a screditare la nostra legge 194.
“La legge va assolutamente adattata ai tempi!!!” “no! Giù le mani da una legge che funziona già benissimo!”
Botti di Capodanno!!! Si sveglia la moglie di Giuseppe Veropalumbo senza un marito, ucciso a tavola da un proiettile reo di falsa partenza, e con lei i familiari delle vittime degli incidenti di Capodanno.
Proprio ispirandosi ai suddetti avvenimenti, un'azienda produttrice di armi ha deciso di fare il suo ingresso nel mercato dei gadget natalizi e lancia, in partneriato con una ditta di produzione di salumi, uno di quegli oggetti che sarà il must trendy del prossimo Natale-Capodanno, ovvero l'elmetto protettivo anti-proiettile deficiente, utilissimo durante i cenoni di Natale o Capodanno, quando il tasso alcolico e la digestione abbassano il livello di concentrazione. Ogni 2 rivoltelle o 5 chili di salame ungherese il cliente ne riceverà 1 in omaggio. Saranno disponibili anche le varianti in rosso natalizio (con lucine intermittenti annesse), una versione glitter con un led luminoso che visualizza il count down e quella con il Salvavita con numeri pre-memorizzati (pensata per sfondare nel mercato per anziani).
Per contro si sa, è meglio far propaganda prima che avvengano le disgrazie. Il parroco P. Rungi lancia infatti il suo appello contro i botti e invita gli altri sacerdoti a diffondere questo messaggio durante le omelie, tra una raccomandazione contro la guerra nel mondo e un invito all'amore universale.
E tra un botto e l'altro, qualche giorno fa a Milano, c'è stato chi ha pensato bene di “accendere” una macelleria islamica in modo da poter distribuire carne alla brace per tutti, accentuando così lo spirito di fratellanza fra cristiani e musulmani. Infatti la carne, essendo macellata con rito islamico, poteva essere mangiata sia dai cristiani che dai musulmani; un gesto lungimirante per far ripartire il dialogo fra i due contendenti di questo scontro di civiltà!
Continua il balletto intorno alla legge 40 sulla fecondazione assistita e rispetto alla situazione delle famiglie che hanno problemi di procreazione cala il silenzio dei media.
La legge 40 vieta esplicitamente la diagnosi pre-impianto e capita persino che nel Primo Mondo i cittadini debbano spostarsi in Turchia, per ottenere alcuni diritti che dovrebbero essere ormai consolidati.
Chiasso e silenzio. Silenzio sui pacs, poco rumore sulla guerra...qualcuno sa che succede ne Terzo Mondo e che battaglie si combattono?! In compenso noi dei I mondo ci impegniamo per bene a far diventare la filosofia legge e la religione limitazione!
E se capodanno durasse tutto l'anno?!


Bruna Scuderi & Salvo Di Rosa


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martedì 8 gennaio 2008

Superman, eroe borghese


Immagine tratta da: http://comicsmedia.ign.com/comics/image/article/696/696201/superman-returns-20060315055226497-000.jpg


“Da un grande potere derivano grandi responsabilità”

Zio Ben Parker, Spiderman

Superman è uno dei super-eroi più conosciuti della storia dei fumetti, infatti si annoveranno innumerovoli “cugini” cinematografici e televisivi.
Il fumetto nacque dalla matita e dalla fantasia di Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1938 e fu pubblicato dalla DC Comics. “Un uomo in grado di sollevare un'auto, con un costume blu addosso ed un mantello rosso sulle spalle, contornato da un gruppo di passanti impauriti: è questa la prima immagine di Superman, quella con cui fa il suo esordio nelle edicole statunitensi.
Il personaggio, però, anche per scelta dei suoi stessi autori, non è un Superuomo in senso nietzscheano, ma incarna più il mito emersoniano di un uomo rappresentativo delle nostre smanie di potenza, un uomo dotato di superpoteri, che mette al servizio della collettività” (cfr. Wikpedia).
Il nostro super-eroe esordisce in Italia sugli “Albi dell'audacia” il 2 luglio 1939 come “Ciclone, l'Uomo d'acciaio” e, in seguito a varie peripezie editoriali e onomastiche, a partire dall'agosto 2006 la “De Agostini” ha distribuito una nuova testata settimanale chiamata “Le avventure di Superman”.
Parecchie sono state anche le riduzioni cinematografiche, fra le quali citeremo “Superman”, “Superman II”, “Superman III”, “Superman IV” e “Superman Returns”. Ma ciò che sarà oggetto della nostra analisi, sarà la recente serie televisiva “Smallville”.
L'interesse per questa serie televisiva viene dal suo carattere meticcio di incrocio fra il sempreverde appeal della figura di Superman e una vena di “approfondimento sentimental-psicologico” (anche se questo “aggettivo composito” connesso a questa serie sembra quasi un ossimoro) che ricorda un po' tutte le serie sentimentali per adolescenti dell'ultimo decennio (Dawson's Creek o The O.C., giusto per citarne un paio).
Infatti, “Smallville” racconta le avventure di Clark Kent, adolescente alle prese con la scoperta dei suoi superpoteri, del suo retaggio kryptoniano e delle relazioni “sessual-sentimentali”.
In questa mia analisi, mi avventurerò in lettura quasi psicanalitica dell'universo “Clark Kent-adolescente”. Il nostro eroe, che già dal nome mi ricorda la professione borghese per eccellenza (“Clerk” in inglese vuol dire impiegato), mostra tutte le frustrazioni e le nevrosi tipiche del suo status esistenziale di impiegato.
Mi spiego, il protagonista è perennemente turbato dalle sue pulsioni, che lo spingono a ricercare un appagamento egoistico dei suoi bisogni (ovvero una relazione sentimentale e sessuale con Lana Lang, la ragazza che ha sempre amato). Egli è dissuaso dall'appagare questi suoi desideri dalla consapevolezza (venutagli dalla infinita serie di disgrazie occorse alla sua amata a causa sua) di mettere a repentaglio la vita stessa dell'oggetto delle sue pulsioni. Sintomatico di questo pericolo è lo strano avvenimento che accompagnerà il manifestarsi dei primi ardori sessuali. Infatti, non appena Clark Kent proverà per la prima volta una pulsione sessuale (in seguito ad un abbraccio con Lana), una fiammata sgorgherà dai suoi occhi, rischiando di incendiare il fienile annesso alla casa natale. Questo avvenimento sarà monito della pericolosità della sessualità, che va controllata e domata come il fuoco, appunto.
Ma i suoi desideri non sono circoscritti esclusivamente alla possibilità di iniziare una relazione con Lana, Clark desidererà spesso vivere la propria vita in modo più spensierato, libero dai suoi vincolanti superpoteri. A questo punto il parallelismo superpoteri-obblighi sociali è doveroso. Il nostro eroe borghese è oppresso da tutti quei vincoli sociali che non gli permettono di dare libero sfogo alle sue pulsioni. In una puntata della serie, indosserà un anello con incastonata una pietra di kryptonite rossa. Le radiazioni di questa pietra lo libereranno da tutte le sue inibizioni. Clark lascerà Smallville (sua città natale e “prigione”) alla volta di Metropolis (grande città nei pressi del suo “borgo natio”) e qui, in sella ad una moto (vera e propria icona della ribellione alle costrizioni sociali e di libertà), si darà alle rapine (soldi guadagnati senza “dover pagare pegno” attraverso il frustrante lavoro impiegatizio) e ad altri piaceri, sempre negatigli dalla sua “prigione natale”.
Ritornerà a Smallville solo quando l'anello non sarà più al suo dito e sarà, quindi, rinsavito; cioè quando il senso di colpa, dovuto all'appagamento delle proprie pulsioni più profonde, avrà la meglio. Ritornato alla sua condizione di partenza, tutti scuseranno i suoi atti, poiché compiuti da un alter-ego. Qui è palese la frattura schizofrenica presente nel nostro personaggio, che non identifica come sue delle azioni troppo “aliene” alla propria etica del lavoro e del buon senso (compiute da un vero e proprio Mr. Hyde celato nei meandri del suo inconscio).
Altra figura fondamentale dell'universo psicologico di Clark sono i genitori, Jonathan e Martha Kent. I suddetti personaggi sono il vero e proprio “Super-io” del nostro eroe. Come nella migliore tradizione della “famiglia del Mulino Bianco”, il padre gli inculcherà la “disciplina del buonsenso” e la madre sarà la sua confidente più fidata (accordando all'essere maschile il primato sul pragmatismo e il “mestiere di vivere”, e alla madre il primato sulla sfera emotiva). Altra interessante peculiarità dei suddetti genitori sarà il loro status di genitori adottivi.
Quasi come se tutti i genitori del mondo fossero in realtà adottivi, e i nostri “genitori naturali” fossero in realtà le nostre “nature” che ci portano a seguire i nostri desideri, socialmente autodistruttivi se non stemperati dall'ammaestramento dei nostri “genitori adottivi/Super-io”.
In effetti, il padre naturale del nostro eroe è un certo Jor-El (abitante del pianeta Krypton che invia il proprio figlio sulla Terra prima che il suo pianeta natale esplodesse). Jor-El chiamerà (con una voce fuori campo e profonda, vera e propria voce che arriva dall'inconscio del nostro protagonista) Kal-El, nome kryptoniano di Clark Kent (l'assegnazione di un nome diverso è qui come la materializzazione di una personalità indipendente del nostro protagonista), a compiere la propria missione: conquistare la Terra.
Questa è la svolta che metterà in crisi il nostro protagonista, che si troverà in bilico fra un Clark Kent destinato ad essere un “grigio giornalistinculo” e un Kal-El votato ad una affermazione egoistica e violenta del proprio Io.

Salvo Di Rosa


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